A due mesi dalla presentazione degli ATEM 2 M/E e 1 M/E appartenenti alla linea Constellation 4K, torniamo a esaminare questi potenti switcher di produzione live sotto una luce diversa, passando da un overview delle loro funzionalità più interessanti ad alcuni esempi applicativi.
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I nuovi ATEM 2 M/E e 1 M/E sono la versione 4K degli omonimi modelli introdotti sul mercato due anni fa. Identici nel design e nelle funzionalità, supportano segnali d’ingresso SDI (con convertitori di standard) sino a 2160p 60 per l’intera produzione in Ultra HD. Si tratta di switcher di produzione universali, nel senso che non devono necessariamente essere inseriti all’interno di un sistema Blackmagic Design, anche se ovviamente è preferibile per sfruttare al 100% tutta la potenzialità di un sistema di controllo centralizzato.
Nella nostra news del 3 maggio scorso, abbiamo già parlato delle loro caratteristiche tecniche eccezionali che li rendono unici nel loro settore.
In questa sede, cercheremo di capire come possano essere utilizzati in varie applicazioni, senza ovviamente la pretesa di esaurire un argomento, di per sé piuttosto complesso.
Il primo elemento che prenderemo in esame è l’M/E.
Per M/E si intende il Mix/Effect engine, o banco effetti, mediante il quale lo switcher è in grado di produrre più program simultaneamente, come se avessimo più switcher (con le sorgenti video in comune) integrati nello stesso apparecchio. I M/E consentono di creare composizioni complesse e sovrapposizioni di video durante le produzioni live, modificare le impostazioni di una transizione da un canale all’altro, miscelare due canali, magari attraverso un chroma key o un luma key ecc.
Ciò può essere utile, ad esempio, quando si devono effettuare degli ingrandimenti d’immagine per produrre un feed video destinato a un mixer grafico. Spesso abbiamo la necessità di effettuare due composizioni differenti per destinazioni differenti... In alternativa, potremmo voler includere una presentazione PowerPoint o Keynote e visualizzarla solo in alcune destinazioni, piuttosto che in altre.
Oppure ancora, sul primo M/E, quello principale per lo spettacolo, posso fare il CUT delle mie camere (cioè passare istantaneamente da una all’altra senza transizioni o effetti) e trasmetterlo in live streaming su Internet. Sul secondo M/E posso invece preparare un sub mix in modo da poter inviare il segnale a un un monitor presente nella stanza, avendo accesso al program feed del secondo M/E all’interno del primo M/E.
Finora, nella gamma Blackmagic Design, non erano disponibili switcher 4K con 2 o 1 M/E se non il potente ATEM Constellation 4K con 4 M/E. Con questi due nuovi modelli, Blackmagic Design completa verso il basso la gamma, una mossa particolarmente azzeccata in quanto ora non è più necessario ricorrere per forza ad ATEM 4 M/E per un progetto in cui non sono necessari un così elevato numero d’ingressi e di uscite.
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Prezzo di listino da scontare (IVA esclusa)La maggior parte delle funzionalità degli switch può essere gestita dal pannello frontale mediante la manopola e il display LCD, caratteristica molto utile per poter effettuare delle impostazioni “al volo” durante uno spettacolo. Tuttavia, come si può immaginare, non è il modo migliore per farlo perché, se gli switcher vengono montati su rack, le probabilità che vi troviate nelle vicinanze in quel particolare momento è piuttosto bassa. Si possono allora utilizzare numerosi controller esterni, inclusi quelli MIDI e ovviamente gli ATEM Advanced Panel.
Il software ATEM è il modo migliore per programmare le nostre macchine, con accesso facile a tutte le funzioni. Durante la trasmissione, è però consigliabile utilizzare un pannello Advanced.
Vediamo come può essere utilizzato uno switcher ATEM 1 M/E 4K all’interno di una micro-regia video finalizzata alla registrazione di interviste per una trasmissione televisiva.
Il segnale SDI proveniente da tre camere presenti in studio e da un PC (opportunamente dotato di decklink per la trasmissione) utilizzato per il sottopancia (la scritta che compare nella parte inferiore dello schermo televisivo quando una persona viene intervistata o ripresa) convergono al nostro switcher ATEM 1 M/E 4K, a sua volta collegato a un Hyper Deck Studio HD Mini per registrare il program e a un monitor SDI per il Multiview.
A proposito di Multiview, ricordiamo che ATEM 2 M/E 4K ha due uscite Multiview e ATEM 1 M/E 4K una, sempre SDI. Entrambe possono essere configurate secondo un layout a 4 riquadri, ognuno dei quali può essere ulteriormente suddiviso in altri 4, per un totale di 16 riquadri.
Un passo ulteriore è quello di passare dalle micro-regie alle regie standard o ibride. Un esempio? Un LED wall sul palco a cui trasmetteremo passando da uno scaler, diversi monitor “di cortesia” sottopalco con rimandi video per presentazioni con modalità di visione, timer e teleprompter, tre o più telecamere broadcast.
La finalità è un evento istituzionale, la messa in onda del live, la registrazione delle singole camere. Anche in questo caso, per la gestione di tutti i segnali AV si può ricorrere a un ATEM, magari il modello 2 M/E 4K che ha più ingressi e uscite del suo fratello minore.
Questa coppia di switcher è particolarmente indicata per le applicazioni di videoconferenza. È sufficiente collegare l’uscita USB posta sul retro al computer per poter lavorare con qualsiasi software video come Zoom, Microsoft Teams o Skype (ma anche Open Broadcaster e XSplit Broadcaster) avendo la certezza che il software stesso riconosca ATEM come una webcam!
Sono disponibili fino a 20 angoli di ripresa che possono essere utilizzati all’interno di una video chiamata Zoom aggiungendo la grafica personalizzata, SuperSource ecc. realizzando così uno spettacolo completo.
Ricordiamo che SuperSource è un modo di visualizzare più ingressi contemporaneamente sullo schermo, ideale per tavole rotonde e spettacoli in genere. SuperSource è perfetto per creare l’immagine nell’immagine durante le interviste, perché è come avere un altro switcher per VFX multilivello. Dei due switcher descritti, solo ATEM 2 M/E 4K ha un processore SuperSource.
Abbiamo poi tutte le applicazioni in live streaming, come ad esempio concerti, spettacoli teatrali, competizioni sportive, funzioni religiose, poiché sono hub & switcher video in un unico apparecchio.
Con riferimento, ad esempio, ai luoghi di culto, sull’uscita Multiview l’operatore può visualizzare il segnale proveniente dalle telecamere PTZ, la preview e il program (che va in streaming) sul quale scorrono i testi delle letture che vengono inviati direttamente al videoproiettore in modo che i fedeli possano partecipare ai canti.
Sempre sull’uscita Multiview, uno dei 4 riquadri principali può essere adibito a SuperSource, ad esempio un’immagine .png da una slide con due ritagli in cui in uno si vede l’immagine croppata ripresa da una camera e nell’altro, ad esempio, delle slide o qualsiasi altro contenuto multimediale. Si mette quindi in coda (in preview) la SuperSource e quindi on air su una delle uscite a scelta.
Visto così sembra complicato, ma in realtà il funzionamento è molto più semplice di quello che sembra e facile da gestire anche dal team di volontari!
Considerazioni simili si possono fare altri ambiti applicativi che vanno dagli eventi corporate (presentazioni ecc.) ai workshop, tutorial, corsi di formazione ecc.
Concludendo, lo switcher ATEM Constellation 1 M/E 4K è ideale per produzioni live in 4K come concerti, conferenze o trasmissioni televisive. Idem per il modello ATEM Constellation 2 M/E 4K ma per produzioni live più grandi.
Info: www.blackmagicdesign.com
Per maggiori informazioni contatta il tuo agente di zona o scrivi una mail a info@audioeffetti.it