Una console DMX è il centro di controllo nevralgico di ogni impianto luci professionale. Che si tratti di un piccolo evento live o di una produzione teatrale complessa, scegliere la console giusta significa avere il pieno controllo sulla (quasi) totalità dei proiettori disponibili in commercio: dalle teste mobili ai PAR, passando per i wall washer e le LED bar. In questo articolo esploreremo le proposte di Audio Effetti, suddivise per livello di complessità e ambiti d’uso, partendo dalle basi del DMX.
Parlare di console luci DMX significa entrare in un mondo affascinante, ma anche molto tecnico e in continua evoluzione. Racchiudere tutto in poche righe è certamente una sfida: il protocollo DMX, le varie tipologie di console, le modalità di controllo e le infinite variabili legate ai dispositivi compatibili rendono l’argomento vasto e stratificato. Per questo motivo, ci limiteremo a una panoramica essenziale, pensata per chi non è ancora così esperto da potersi orientare autonomamente nel mondo delle console luci, dalle più semplici e portatili fino a quelle più sofisticate.
Un controller DMX è dotato di un certo numero di fader, ognuno dei quali corrisponde a uno specifico canale DMX. Sul faro che vogliamo collegare al controller stesso (mediante cavo o in modalità wireless), un display consente di impostare l’indirizzo DMX di partenza, ovvero il numero del primo canale che quel dispositivo occuperà. Da lì in poi, ogni funzione - intensità, colore, movimento, strobo, ecc. - sarà controllata da un canale successivo.
Facciamo un esempio pratico.
Un faro a testa mobile motorizzata potrebbe richiedere 12 canali:
Se si imposta l’indirizzo DMX del faro su 001 (Address 001), occuperà i canali da 1 a 12. Se si imposta su 013 (Address 013), inizierà dal canale 13 e occuperà fino al canale 24.
Sul controller, per evitare di disporre fisicamente decine o centinaia di fader, si utilizzano banchi (o pagine), proprio come nei mixer audio digitali. Questo significa che uno stesso fader può essere assegnato a più canali, a seconda del banco selezionato, permettendo una gestione più compatta e organizzata.
Ogni canale DMX trasporta un segnale digitale compreso tra 0 e 255 (8 bit), che rappresenta l’intensità o lo stato di una funzione.
Ciò garantisce 256 livelli di regolazione per ogni parametro, permettendo transizioni fluide e precise. Lo stesso principio si applica a tutti gli altri parametri.
Un universo DMX è un blocco logico che contiene fino a 512 canali. Le console possono gestire uno o più universi, a seconda della loro potenza e dei protocolli supportati (DMX512, Art-Net, sACN).
Ad esempio,
Ciò consente di controllare centinaia di dispositivi in grandi produzioni, suddividendo l’impianto in sezioni logiche (palco, platea, fondale, ecc.).
Utilizzare una console DMX solo come interfaccia manuale per muovere i fader sarebbe un po’ limitativo: ecco perché va vista come uno strumento di programmazione, capace di memorizzare e richiamare scene complesse che definiscono lo stato dell’intero impianto luci in un preciso momento.
Una scena è una configurazione predefinita dei valori DMX assegnati ai vari canali. In pratica, è come se fosse una “istantanea” dello spettacolo in un determinato momento, che tiene conto dell’intensità dei fari, dei colori selezionati, delle posizioni delle teste mobili e di effetti attivi come Strobo, Gobo, prismi, ecc.
Le scene possono essere richiamate manualmente o inserite in una sequenza automatica (chase), con tempi di attesa, dissolvenze e transizioni.
Ad esempio, durante un concerto si può avere:
Le scene vengono poi salvate e organizzate per show, artista o momento dello spettacolo.
La programmazione può avvenire:
Le console più avanzate offrono fader motorizzati, encoder ottici (che servono per il controllo preciso degli attributi di un proiettore, come intensità, colore, posizione o effetti), touchscreen multipli e software integrato per una programmazione molto più dettagliata e flessibile.
Ecco alcuni esempi di console proposte da Audio Effetti secondo la complessità dell’evento che si vuole gestire.
Ideali per DJ, piccoli eventi o installazioni fisse con esigenze contenute.
Ideali per chi cerca più flessibilità e controllo sulle diverse tipologie di proiettori.
Sono pensate per lighting designer, eventi medio-grandi e produzioni complesse.
Per maggiori informazioni contatta il tuo agente di zona o scrivi una mail a info@audioeffetti.it.