Blackmagic Design ha annunciato che il film di Matthew Rosen, Quezon’s Game, è stato girato con camere Blackmagic Design, e poi montato e corretto su DaVinci Resolve. Il dramma storico filippino è uscito nelle sale in tutto il mondo a maggio 2019 e ha ottenuto oltre venti riconoscimenti cinematografici internazionali.

Quezon's Game girato con le camere Blackmagic Design

Il film, girato e diretto dal filmmaker di lungo corso Matthew Rosen e prodotto dalla ABS-CBN Film Productions, narra la storia del presidente delle Filippine Manuel L. Quezon e del suo piano di offrire rifugio agli ebrei in fuga dalla Germania nazista. La pellicola si è aggiudicata una serie di premi intorno al mondo, inclusi quattro al WorldFest Houston International Film Festival e ben dodici al Cinema World Festival in Canada, tra cui un riconoscimento al merito per la correzione colore alla colorista Toni Gozum.

Per filmare Quezon’s Game, Rosen si è avvalso di una serie di camere Blackmagic Design come unità principali e action cam. Le dimensioni ridotte e l’alta qualità delle immagini hanno consentito al regista di filmare in qualsiasi situazione.

“Per Quezon’s Game volevo ricreare il look di Casablanca o di Quarto potere e altri film ambientati nello stesso periodo. Avevo per√≤ l’impressione che, per il cinema destinato al grande pubblico, girare il film in bianco e nero sarebbe stato restrittivo, e questo ne ha in qualche modo informato il look finale.

Gran parte delle scene in interna sono state corrette con il forte contrasto tipico del bianco e nero. Con l’aiuto della direzione artistica, abbiamo ridotto la saturazione dei colori su Resolve, mantenendola il più monocromatico possibile ed evitando le tonalità brillanti. I set sono stati allestiti prevalentemente con i colori della terra, del legno e del bianco sporco, e danno così l’impressione di guardare un film d’epoca, ma non in bianco e nero”.

Rosen ha poi aggiunto: “Le camere sono eccezionalmente leggere e compatte. Abbiamo girato gran parte del film in un villaggio turistico chiamato Las Casas de Acuzar in Bataan, nelle Filippine, e per ottenere il permesso ho dovuto dare la mia parola che non avremmo chiuso strade o intralciato gli ospiti della struttura in alcun modo. Le riprese sono state fatte in stanze piccole ma grazie a Blackmagic Cinema Camera ho potuto sfruttare al massimo la poca profondità a disposizione, filmando accostato alla parete.”

Il film cattura le Filippine tra la fine degli anni ‘30 e gli anni ‘40, e include sia parti drammatiche che scene di azione.

“I due fattori che mi hanno fatto propendere per questa camera sono stati le dimensioni, che mi hanno permesso di ottenere le angolazioni che desideravo con facilità, e la qualità cinematografica delle immagini, essenziale per ottenere il look desiderato,” ha continuato Rosen. “Questa camera si è dimostrata molto utile quando l’abbiamo installata su una bicicletta per effettuare riprese in movimento. Leggera e compatta, Blackmagic Cinema Camera è ideale come action cam e le riprese ottenute, essendo state fatte con la stessa camera, si integrano perfettamente alle altre”.

Il film è stato corretto alla Kinetek di Manila da Toni Gozum, veterana dell’industria cinematografica che si è occupata della post produzione di lungometraggi, programmi televisivi e spot pubblicitari per marchi a diffusione globale.

La colorista ha così descritto l’estetica del film: “Ambivamo a ricreare l’atmosfera di Casablanca, ma senza affidarci completamente al bianco e nero. Abbiamo infatti lasciato un po’ di colore, soprattutto perché volevamo che le scene in esterna mostrassero i colori vividi e l’afflato tropicale del paese”.

Per rimarcare che non si tratta di una pellicola in bianco e nero, Gozum ha isolato alcuni elementi di ogni scena e ne ha aumentato la saturazione con Davinci Resolve. Ad esempio in un’importante scena del film in un jazz club con un ufficiale tedesco delle SS, Gozum ha usato Resolve per evidenziare la svastica, pur mantenendo l’atmosfera del film.

“Resolve mi ha fatto risparmiare tantissimo tempo. Ci sono molte scene dialogate in cui in pratica la camera alterna tra i due attori. Queste riprese richiedono più o meno la stessa correzione colore, per cui poter selezionare molteplici clip e applicarvi contemporaneamente gli stessi parametri mi è tornato davvero utile. Anche la funzione che consente di tracciare la correzione colore ci è stata di aiuto quando abbiamo all’improvviso deciso di cambiare il look di un’intera sequenza. Significa che non ho dovuto regolare di nuovo ogni singola clip” ha aggiunto Gozum”.

DaVinci Resolve è stato anche adoperato per ultimare il film in vista della distribuzione globale.

“Non ci sono dubbi sul fatto che le funzioni e la flessibilità di Resolve siano imbattibili. Abbiamo realizzato la correzione colore dell’intero film in otto giorni. Quando si ha a che fare con diversi formati di consegna per il cinema, la televisione e gli OTT a livello internazionale pu√≤ essere un incubo. Sottotitoli, sottotitoli chiusi, rapporti d’aspetto, bitrate e wrap sono semplici da impostare su Resolve, che è stato davvero efficiente nel gestire i vari formati di consegna,” ha concluso Rosen.

Info: www.blackmagicdesign.com/it