Le strutture a traliccio, comunemente chiamate “americane”, sono un elemento fondamentale nell’allestimento dei palchi per eventi, concerti e spettacoli teatrali. Il termine americana è molto usato in Italia per indicare le travature reticolari modulari, realizzate quasi sempre in alluminio, che servono a sostenere impianti luci, audio o scenografie. In questo articolo faremo un recap delle loro caratteristiche principali, capiremo come sceglierle e quali dettagli fanno la differenza tra una truss qualunque e una professionale.

Molti di voi si saranno chiesti come mai le strutture a traliccio modulari per i palchi vengono chiamate americane, e la ragione in realtà è molto semplice. Negli anni ’70 e ’80, molte delle tecnologie più avanzate per gli allestimenti scenici — come appunto i tralicci modulari in alluminio — arrivavano dagli Stati Uniti. Queste strutture avevano caratteristiche molto diverse dalle soluzioni più tradizionali utilizzate nel nostro paese, più pesanti, meno flessibili e più difficili da montare. Così, per indicare queste nuove travature leggere, modulari e facili da assemblare, si cominciò a usare il termine “americana”. Col passare del tempo, il nome è rimasto nel gergo tecnico italiano, ed è ancora oggi usato per identificare questo tipo di strutture che, come sappiamo, permettono di sollevare e posizionare in sicurezza fari, impianti audio, LED wall e altri elementi scenici sopra, o a fianco, del palco.

Le americane vengono usate principalmente nei concerti e spettacoli live, ma sono molto diffuse anche in mostre, fiere ed esposizioni per realizzare portali o strutture portanti. 

Fatta questa premessa, passiamo in rassegna le varie tipologie. 

Strutture, sezioni e materiali

Costruite in alluminio per via della leggerezza e resistenza, le americane sono composte da elementi modulari che si assemblano per creare configurazioni complesse e personalizzate. 

Esistono tralicci a sezione piana (o a scala, detti anche ladder), triangolare, quadrata o rettangolare, con diverse capacità di carico, lunghezze e di varie forme, tipicamente dritte, ad angolo, o a sezione circolare. Il diametro del tubo è normalmente di 50 mm. 

La foto seguente mostra le possibili sezioni di un traliccio Trabes serie P (con piastra) e serie B (quello a sezione rettangolare): 

 

 

I tralicci con piastra hanno il vantaggio di poter essere avvitati direttamente su una superficie (un muro, per esempio) senza l’ausilio di piastre aggiuntive. 

Riguardo invece alle varie forme, abbiamo tipicamente quella dritta, ad angolo o curva, in modo tale da poter creare strutture a forma circolare o a onda:

Tutte sono naturalmente disponibili a sezione piana, triangolare, quadrata ecc.

La tipologia ad angolo merita un approfondimento ulteriore, in quanto il mercato offre una serie numerosa di raccordi fra truss con svariati angoli, da acuti a ottusi, con orientamento verso il basso o verso l’alto.

Oltre agli angoli, esistono strutture a T a 4 o 5 vie che consentono di collegare assieme in un unico punto più tralicci per configurazioni di americana particolarmente elaborate!

Tra i tubi da 50 mm che compongono le truss vengono saldate strutture di rinforzo e irrigidimento realizzate con tubi più piccoli secondo il classico schema della travatura reticolare triangolare: questo schema è uno dei più antichi e affidabili nella storia dell’ingegneria strutturale e viene usato da secoli!

Le misure tipiche delle americane sono passo 22 o 29 cm, ma ne esistono anche di più grandi (passo 40 cm). Le americane da 22 cm sono più usate a scopo decorativo che strutturale, e infatti vengono spesso chiamate “deco”. Si usano in esposizioni, showroom, eventi aziendali, installazioni artistiche o come elementi architettonici in locali e club. 

Le truss heavy duty sono invece strutture a tralicco per carichi molto elevati e campate lunghe, ideali per eventi di grandi dimensioni, palchi principali, strutture roof e installazioni permanenti. 

Prima abbiamo accennato alle lunghezze dei tralicci, che sono a multipli di 50 cm, quindi 50, 100, 150, 200, 250 cm ecc. fino ad arrivare ai 4 m (6 m per le heavy duty). Oltre questa misura, si preferisce assemblare più moduli per motivi di trasporto, sicurezza e flessibilità. In commercio si trovano degli spessori di varie lunghezze per adattarsi a misure particolari che non rientrano in quelle standard. 

La lunghezza di ogni tratto di americana è un aspetto molto importante da tenere in considerazione, perché se è vero che una da 200 cm costa meno che due da 100 cm, dovrete considerare l’eventuale difficoltà nel trasportare e movimentare quelle più lunghe.   

Infine, le americane sono disponibili non solo in colore alluminio ma anche in nero opaco o bianco. Alcune aziende offrono verniciature su richiesta, utili per fiere o scenografie particolari o finiture particolari con l’effetto corten o metallizzato.

Connettori e accessori che fanno la differenza

I vari tralicci che costituiscono la nostra struttura si collegano fra loro con degli appositi connettori che si chiamano spigot (detti anche “ovetti”), una sorta di doppi coni che si infilano nel tubolare da 50 mm e vengono poi bloccati con i perni, o pin, e tenuti in sicurezza da una copiglia (safety clip).    

 

Abbiamo poi le basi, gli spessori, i ganci (fondamentali per fissare fari, diffusori o altri elementi alla truss) e tutto quanto occorre per un allestimento completo.

Naturalmente, esistono una gran quantità di accessori pensati per far fronte a ogni possibile situazione, dai teli elastici di copertura in PVC ai bracci di sospensione (outriggers), prolunghe e adattatori per collegare tralicci di sezioni diverse o creare angoli e curve personalizzate, staffe regolabili che permettono di montare videoproiettori, LED wall o monitor direttamente sul traliccio, cavetti di sospensione ecc. Questi ultimi sono estremamente importanti, poiché la legge prevede che ogni oggetto che venga appeso a un’americana sia dotato di un cavetto metallico di sicurezza, naturalmente omologato.

Sicurezza e qualità prima di tutto

In un mercato ricco di proposte, non tutte le americane sono realizzate allo stesso modo. Quando si lavora con strutture portanti destinate a sostenere carichi anche di svariate tonnellate, affidarsi alla qualità non è un’opzione, ma una necessità. La differenza tra una truss economica e un prodotto professionale risiede in dettagli fondamentali: lo spessore dell’alluminio, la precisione delle saldature, la geometria degli innesti e l’affidabilità dei materiali impiegati.

Un esempio d’eccellenza tutta italiana è rappresentato dalle americane Trabes, prodotte da Unirig e distribuite da Audio Effetti, la cui filosofia si fonda su qualità, sicurezza e attenzione ai dettagli. Ogni componente viene progettato con criteri rigorosi, impiegando materiali selezionati e sottoposto a controlli meticolosi lungo tutta la filiera produttiva.

Un elemento cruciale è rappresentato dalle certificazioni, fornite direttamente dal costruttore, che attestano la portata e le caratteristiche fisiche di ogni modulo. Infine, è essenziale ricordare che la sicurezza di una struttura non dipende solo dal prodotto, ma anche dal suo corretto montaggio e dalla verifica finale della configurazione installata.

Affidarsi a marchi affidabili e a tecnici qualificati significa garantire non solo performance, ma soprattutto sicurezza. E quando si alza il sipario, è questo il primo requisito che deve essere invisibilmente presente!

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