Harmonic Design: la qualità sonora che conquista service e tecnici del suono

Data di pubblicazione: 12 dicembre 2025
AE-202512_Harmonic Design focus on.jpg

I diffusori delle serie C, PL e HLS di Harmonic Design hanno molti tratti in comune, pur trattandosi di prodotti diversi per destinazioni d’uso, dimensioni e prezzo, primo fra i quali la qualità nella riproduzione sonora. Questi sistemi stanno conquistando installatori, service e tecnici del suono grazie a prestazioni sorprendenti. Per questo motivo, nel corso di una demo organizzata da Audio Effetti a Brescia, abbiamo raccolto le loro domande più frequenti e le loro impressioni, che vi riportiamo in questo articolo di approfondimento. 

Harmonic Design progetta sistemi audio professionali capaci di unire compattezza, efficienza e un controllo estremamente preciso della dispersione sonora. Diversi professionisti li stanno ormai adottando in vari contesti applicativi. Durante una demo condotta dai nostri Product Specialist, sono emerse una serie di domande interessanti che ci hanno permesso di sviscerare le peculiarità di questi prodotti e che vogliamo condividere con voi.

Quali diffusori Harmonic Design, nello specifico, avete utilizzato per la dimostrazione?

Abbiamo allestito due setup per l’ascolto in configurazione stereo, sia all’interno del capannone che all’esterno. 

1° setup

  • 2 x hd C1CX, il mini-diffusore passivo da 40 W dotato di un driver coassiale da 3.5” con tweeter da 1”
  • 2 x hd PLB + hd C5CX, il diffusore slim da pavimento che comprende una sezione bassi identica a quella del subwoofer hd PLB e il mini-diffusore a colonna hd C5CX, integrati nello stesso cabinet a costituire un unico diffusore passivo di alta qualità (MIX+MATCH), disponibile anche con i due cabinet separati.
  • Un sistema PA stereo comprendente 2 x hd PL16 + 1 x hd P18 + 1 x hd Sub18. Le hd PL 16 sono diffusori a colonna passivi dotati di 16 altoparlanti da 3”, l’hd P18 un subwoofer attivo con driver da 18” e l’hd Sub18 lo stesso subwoofer, ma in versione passiva.

2° setup

  • 2 x hd HLS16P, diffusore PA basato sulla tecnologia brevettata HLS (Hybrid Line Source), in grado di produrre un’elevata SPL in dimensioni molto compatte in rapporto ai line array tradizionali.
  • 2 x hd Infra218, subwoofer ad alte prestazioni basato su un progetto ibrido per la riproduzione di frequenze ultra-basse estese al di sotto dei 28 Hz. 

Partiamo dagli hd C1CX. Per quali tipi di ambienti e per quali applicazioni sono stati pensati?

Gli hd C1CX sono piccoli diffusori che misurano solo 10.8 x 12 x 10.4 cm per 1 kg di peso, destinati principalmente alle installazioni in locali di dimensioni medio / piccole e utilizzabili anche in ambito home, per esempio in postazioni multimediali di alte prestazioni, in abbinamento a un subwoofer. Rappresentano la soluzione ottimale per applicazioni audio decentralizzate o ambienti come bar, ristoranti e negozi, principalmente per la riproduzione di musica di sottofondo, ma anche sale conferenze o foyer di teatri, o ancora nelle sale nei musei o durante lo svolgimento di mostre, ad esempio accanto a un’opera d’arte che si vuole valorizzare, oltre che con le luci, anche con una colonna sonora.

Sottolineiamo il fatto che questi diffusori, come tutti i modelli Harmonic Design, sono disponibili su richiesta in qualsiasi colore RAL, per adattarsi nel migliore dei modi all’ambiente in cui verranno collocati.

 

…e se volessi utilizzarle per applicazioni mobili?

Le hd C1CX sono disponibili sia con connettore speakON NL4, appunto per applicazioni mobili, sia con Euroblock per le installazioni permanenti. Si possono facilmente montare su stativi con attacco da 3/8" oppure su pali standard da 35 mm di diametro, grazie a un’apposita flangia che racchiude anche il connettore.

Passiamo ai modelli più grandi, le cosiddette MIX+MATCH: qual è il concetto alla base di questi diffusori?

Quello che può essere considerato un limite delle hd C1CX, come di altri diffusori di queste dimensioni o di sistemi a colonna con driver molto piccoli, è la limitata risposta in frequenza in gamma bassa. Ciò non rappresenta un problema con la voce umana, ma lo è con la musica. 

Per questo motivo, si deve necessariamente ricorrere a un subwoofer. Harmonic Design, fra l’ampio ventaglio di possibilità offerte dal suo catalogo, ha sviluppato in particolare hd PLB, un subwoofer dal design snello ed elegante esattamente come quello dei diffusori a colonna della serie PL e CCX, in modo tale che si possa matchare esteticamente con i satelliti.

Tuttavia - e qui sta il concetto alla base dello sviluppo di questo prodotto, chiamato MIX+MATCH - il costruttore ha previsto la possibilità di realizzare l’abbinata sub + colonna nello stesso cabinet.

I sistemi MIX+MATCH di Harmonic Design sono estremamente flessibili perché si possono creare abbinando uno qualsiasi dei diffusori a colonna, per esempio con hd C5CX (come nel nostro caso), o hd PL12 / hd PL 16 fino a creare colonne, con sub integrato, da 2 o 3 m di altezza!

Come si collegano questi diffusori MIX+MATCH all’amplificatore?

I diffusori Harmonic Design MIX+MATCH non hanno un crossover passivo interno, devono quindi essere pilotate in bi-amp con crossover elettronico esterno + 2 finali oppure con un finale a 4 canali dotato di DSP a monte che effettua opportunamente i tagli di frequenze fra la sezione LF e HF.

Qual è l’utilizzo più diffuso per questo tipo di diffusore?

Visto il suo aspetto decisamente elegante e la sua risposta in frequenza estesa sulle basse già a partire da 40 Hz per via del subwoofer hd PLB integrato, questo diffusore di alte prestazioni può convenientemente sonorizzare locali come lounge bar, ristoranti, show room, sale conferenze, hotel, ed è idoneo anche per installazioni A/V domestiche (hi-fi), applicazioni multimediali.

Passiamo ora al sistema PA colonna + sub attivo / passivo. Come è costituito e quali sono i suoi punti di forza?

Il sistema PA oggetto della demo era costituito da 4 elementi: 2 subwoofer (1 x hd P18 + 1 x hd Sub18) e 2 colonne identiche (hd PL16). I subwoofer sono diversi, perché uno è attivo e l’altro passivo, ma entrambi adottano un altoparlante da ben 18” malgrado le dimensioni estremamente contenute del cabinet, identico per i due modelli: una sorpresa anche per i partecipanti!

 

 

Il subwoofer attivo hd P18 ha al suo interno degli stadi di amplificazione sia per i satelliti che per il secondo subwoofer, oltre che un DSP, a costituire un sistema stereo 2.2.

 

I punti di forza di questo sistema sono diversi: le colonne PL16 hanno una dispersione orizzontale di 80° e verticale di soli 10°, quindi di fatto sono dei line array col vantaggio di avere lunga gittata e limitata direttività sul piano verticale per l’utilizzo anche in locali molto riverberanti, dove solo una minima parte dell’energia sonora raggiunge il soffitto o il pavimento. Sono inoltre disponibili sia in versione PA, come quelle che vedete in foto, che da installazione, per l’utilizzo, ad esempio, nelle chiese. 

I subwoofer, d’altro canto, adottano un driver da 18” che permette di scendere sino a 35 Hz. Come accennato, il modello hd P18 integra un finale a due canali in Classe-D da 800 WRMS per canale e un MultiDSP con filtri FIR & IIR che può essere utilizzato senza necessariamente dover ricorrere ad un computer. Le rispettive versioni da installazione si diversificano per l’assenza delle maniglie. 

Arriviamo all’aspetto più importante: il suono…

Premesso che un ambiente come un capannone di un service non è certo quello ideale per un ascolto accurato - ma non avevamo alternative - abbiamo chiesto ai partecipanti di esprimere un loro parere e dalle varie impressioni scaturite abbiamo ricavato dei tratti comuni.

 

Le hd C1CX sorprendono in relazione alle dimensioni, non per potenza, né per pressione sonora o estensione della risposta, quanto per il loro equilibrio generale. La dispersione di 80° x 80° garantisce un’emissione sonora precisa e uniforme. La voce è sempre ben presente e in evidenza, con una timbrica corretta che le rende ideali per la riproduzione del parlato in ambienti di piccole dimensioni, dove oltretutto si dissimulano molto bene fra gli arredi. 

Le abbiamo ascoltate anche in combinazione col subwoofer hd PLB (integrato, come abbiamo spiegato, nelle MIX+MATCH), che di fatto ne estende la risposta sulle basse (altrimenti limitata a 120 Hz) a 40 Hz. Il risultato complessivo è decisamente notevole e la possibilità di montare il sub (che è alto 103 cm) anche in posizione orizzontale e in alto, amplia il range di possibilità nelle installazioni, come mostra questa foto d’esempio:

Passando alle MIX+MATCH, e quindi al diffusore da pavimento completo, ci troviamo di fronte praticamente a un prodotto hi-fi. Rispetto alla soluzione precedente, la gamma medio / alta si apre, merito della spinta aggiuntiva data dai 4 mid-woofer da 3” contenuti nella parte alta del cabinet (si tratta niente meno che del diffusore a colonna hd C5CX). Il risultato finale è un diffusore dalla risposta in frequenza estesa da 40 Hz a 22 kHz in grado di restituire anche una certa dinamica, pur restando sempre equilibrato. Il basso è esteso, ma ha una resa molto diversa da quella dei classici subwoofer che troviamo nei sistemi PA professionali da DJ set. Qui non si cerca l’impatto a qualsiasi costo, ma una graduale estensione delle basse frequenze a completamento della gamma medio / alta della colonna con cui si abbina. I possibili utilizzi spaziano dall’ambiente corporate (show room, sale conferenze) a quello educational, passando dal residenziale, hospitality e fitness. 

Discorso diverso invece per il sistema PA, il terzo che abbiamo descritto. Qui la pressione sonora inevitabilmente sale, il suono diventa più “graffiante”, comincia a farsi sentire un certo impatto, la “botta” del subwoofer che essendo da 18” è in grado di offrire delle belle sensazioni. I 16 driver della PL16 si accoppiano a un fronte d'onda con apertura verticale di 10°, in modo che il sistema funzioni secondo il principio dell'onda cilindrica, e quindi del line array, con una perdita di pressione sonora di soli 3 dB al raddoppiare della distanza. La riproduzione è molto chiara e definita, ideale per musica dal vivo e DJ set, la dinamica elevata e la particolare tipologia permette una proiezione uniforme e una gittata notevole mantenendo pressoché inalterata la timbrica.  

 

Concluso l’ascolto dei sistemi C e PL, passiamo all’impianto grosso, quello con le hd HLS16P e i subwoofer hd Infra218, destinato al rental, che per evidenti ragioni abbiamo collegato all’esterno:

 

Quali sono le peculiarità delle HLS16P?

HLS sta per Hybrid Line Source. Le HLS16P sono le più piccole della gamma, che comprende tre modelli più una variante. La tecnologia ibrida proprietaria su cui si basano mette assieme i vantaggi di un sistema Point Source con quelli di un Line Array, riducendo al minimo lo spazio occupato e quindi i costi di trasporto e portando la qualità del suono a un nuovo livello di uniformità e assenza di distorsione. 

Le HLS16P sono utilizzabili sia in configurazione stand-alone che in array. Il design unico ed esclusivo assicura enorme efficienza, dimensioni estremamente compatte e una pressione sonora massima indistorta fino a 137 dBSPL in questo modello, che arrivano a 144 dBSPL per le HLS24.

 

Possiamo ricordare brevemente quali sono i pro e contro dei sistemi Point Source e Line Array?

I vantaggi di un sistema Point Source sono: 

  • Basso investimento iniziale per l’acquisto
  • Facilità di trasporto e installazione
  • Non sono necessari complessi programmi di simulazione per il loro funzionamento
  • Non richiedono particolari competenze tecniche per la messa in opera

Gli svantaggi di un sistema Point Source sono:

  • Gittata ridotta, che può “riempire” solo aree di pubblico piccole o medie. Avendo infatti un’emissione sferica, la perdita di SPL è di 6 dB al raddoppio della distanza dalla sorgente, per cui l’ascolto risulta molto affaticante in prossimità dei diffusori e via via meno soddisfacente allontanandosi
  • Si utilizzano solo singoli diffusori, perché il sistema non può essere espanso in maniera modulare 

I vantaggi di un sistema Line Array, invece, sono: 

  • Grande adattabilità al sound reinforcement su larga scala
  • Capacità di coprire grandi distanze (lunga gittata)

Gli svantaggi di un sistema Line Array sono:

  • Costi elevati
  • Necessità di molto spazio sui camion per il trasporto
  • Necessità di personale esperto
  • Pianificazione e simulazione del sistema

Il progetto esclusivo di Harmonic Design combina i punti di forza delle due tecnologie sviluppando una sorgente in linea ibrida, caricata a tromba, che in questo modello utilizza due woofer da 8” per la gamma bassa e due driver da 1.4” con uno speciale diaframma in polimero per la gamma alta, entrambi con magnete al neodimio. 

Su che principio di funzionamento si basano?

I due driver a compressione utilizzati per le frequenze medio-alte, accoppiati alle guide d’onda, generano un fronte d’onda cilindrico con un angolo di apertura verticale di 40°. Il carico elettrico sui singoli driver viene ridotto fino al 25% in modo tale che il loro punto di funzionamento sia inferiore di 12 dB a parità di pressione sonora; di conseguenza, la distorsione è molto più bassa e il suono più neutro. Allo stesso tempo, sono disponibili enormi riserve per coprire grandi distanze. 

 

Come si fissano le HLS16P fra loro quando si utilizzano in array o su stand?

Harmonic Design ha previsto l’utilizzo di HLS16-RF3, che è sia una flying bar che un adattatore d’inclinazione per stativo che può essere utilizzato per montare il diffusore su un palo con regolazione di precisione in incrementi di 1° da 0° a 15°, nonché per appendere un array verticale di un massimo di otto diffusori. Ciò offre la massima flessibilità per le applicazioni che cambiano quotidianamente, riducendo al contempo il numero di accessori dedicati.

 

Parliamo ora dei subwoofer: perché avete utilizzato gli hd Infra218

La scelta di utilizzarne due, accostati verticalmente, nasce dalla necessità di “tener testa” ad una coppia di satelliti come le HLS16P. Se ne venissero utilizzate di più, creando una sorta di array a due o tre moduli per canale, sicuramente occorrerebbe utilizzare almeno quattro subwoofer. Poi tutto dipende, ovviamente, da quanto pubblico si vuole coprire con l’impianto e dall’ambiente.

 

Quali sono le caratteristiche principali di questi subwoofer?

Gli Harmonic Design hd Infra218 sono subwoofer ibridi passivi ad alte prestazioni progettati per riprodurre frequenze estremamente basse, fino a 28 Hz. Sono dotati di due altoparlanti da 18” ad alta escursione ciascuno, con una potenza nominale sopportabile di 3600 W e una di picco di 14.400 W! La loro struttura robusta, combinata con un design a tromba ibrida e bass-reflex, garantisce una riproduzione sonora potente e precisa con una distorsione minima.

Il design del cabinet ottimizzato per il flusso d'aria prodotto dai grandi trasduttori riduce al minimo le turbolenze e le distorsioni, mentre la sua direttività consente di ottenere facilmente configurazioni cardioidi utilizzando tre subwoofer, di cui quello centrale orientato di 180°, cioè che emette in direzione opposta a quella del palco. 

Impressioni d’ascolto

Questo impianto PA 2.1 rappresenta il punto di partenza di una possibile espansione per raggiungere una maggior copertura, che può essere ottenuta aumentando il numero di HLS 16 e/o scegliendo un diffusore ancora più potente come l’HLS 20 o HLS 24 e portando i subwoofer da 2 a 4 e così via… 

Un singolo diffusore HLS, montato su stand, può coprire infatti fino a 45 m e circa 1000 persone, ma se appeso su americana la copertura può raggiungere le 2500 persone. Un array doppio, sempre sospeso su traliccio, può arrivare a 60 m e 4000 persone, mentre un array triplo fino a 10.000 persone con una gittata di 100 m. 

Infine, una configurazione in array con cinque HLS raggiunge facilmente 15.000 persone e una distanza di 150 m.

Tornando alle performance sonore, l’impianto si caratterizza per un suono dettagliato, dinamico e potente, di grande impatto, come quello dei migliori cluster line array di tipo convenzionale, ma con il vantaggio di occupare molto meno spazio. Si pensi infatti che un cabinet di HLS16P, che pesa 24 kg e ha un ingombro piuttosto ridotto, equivale in termini di emissione a 3 moduli Line Array tradizionali con driver da 8”, che facilmente pesa una novantina di kg!

Impressionante la resa delle HLS16P, senza accenni di distorsione anche ai volumi più alti, se non quando iniziano a clippare i finali di potenza. Abbiamo provato a spostarci in varie posizioni e a metterci al centro dei due diffusori avvicinandoci e allontanandoci dagli stessi, notando una copertura assolutamente uniforme, data dall’angolo di dispersione orizzontale di 100°. 

Dal canto loro, i subwoofer infra 218 hanno tenuto il passo dei satelliti, restituendo un “impatto viscerale” proprio dei sub infra da 18”.

Naturalmente è importante effettuare una perfetta taratura del sistema e utilizzare amplificatori all’altezza della situazione, come gli Harmonic Design con software LevelZ.

Le HLS16P sono state pilotate in full range poiché in questa versione dispongono di cross-over passivo interno. È comunque disponibile anche la versione bi-amp senza cross-over.

In conclusione, questo impianto PA dalle notevoli performance è adatto sia per applicazioni touring, come i concerti live, che richiedono una pressione sonora particolarmente elevata e un controllo massimo sulla dispersione sonora, sia per installazioni permanenti, ad esempio in teatri e auditorium. La combinazione satelliti + subwoofer garantisce inoltre un’ampia risposta in frequenza, che si estende da 28 a 20.000 Hz.

Vuoi saperne di più?

Per maggiori informazioni contatta il tuo agente di zona o scrivi una mail a info@audioeffetti.it.

 

20 novembre 2025
Audio Effetti organizza in Calabria due giornate di incontri e dimostrazioni dedicate ai professionisti dell’entertainment, delle installazioni fisse e del rental. Un appuntamento pensato per chi l...
07 novembre 2025
Nel panorama dell’audio professionale, i radiomicrofoni rappresentano una soluzione molto utilizzata per eventi, spettacoli e produzioni audiovisive, ma anche per conferenze e presentazioni. In que...
24 ottobre 2025
Audio Effetti ti invita a Roma per due giornate dedicate ai professionisti dell’entertainment, delle installazioni e del rental. Un’occasione concreta per testare dal vivo le più recenti soluzioni...

Registrati oggi per accedere a tutti i vantaggi!

Sei un rivenditore di prodotti audio e video professionali e sei interessato a visualizzare i prezzi personalizzati per il tuo profilo?

Audio Effetti da sempre è molto attenta ai professionisti di settore; per scoprire il prezzo riservato a te, segui il link e registrati su audioeffetti.com. Verrai ricontattato al più presto dai nostri commerciali per studiare il profilo più adatto a te.

Registrati