L’utilizzo dei sistemi audiovisivi multimediali nei luoghi di culto si è sviluppato in modo significativo negli ultimi anni con l’introduzione delle telecamere PTZ, dei monitor LFD e dei videoproiettori per consentire ai fedeli la visione ravvicinata delle funzioni religiose, anche da posizioni sfavorevoli, la partecipazione ai canti o le dirette streaming. Questi dispositivi video vanno a integrare i già presenti impianti audio, spesso difficili da progettare se si deve gestire la notevole riverberazione delle grandi cattedrali, in particolare quelle del periodo gotico e rinascimentale, dove la presenza di cappelle, nicchie laterali, alte volte, cupole e l’utilizzo di materiali acusticamente riflettenti, come marmi e stucchi, contribuisce alla formazione di una lunga coda sonora. Le cose non vanno meglio al giorno d’oggi, dove l’uso del cemento ha portato a un peggioramento dell’acustica. Spesso i fedeli si lamentano, giustamente, della scarsa intelligibilità del parlato, che è invece fondamentale e che rende necessaria un’attenta analisi preliminare, perché eventuali “rattoppi” successivi potrebbero far lievitare notevolmente i costi senza, oltretutto, risolvere i problemi.
Audio Effetti mette a disposizione la sua esperienza, dalla progettazione alla fornitura e installazione degli apparecchi, per l’ottenimento dei migliori risultati, con un occhio di riguardo al budget.
Quando l’edificio ha un certo valore storico e vincoli architettonici da rispettare, un primo, ma fondamentale requisito, è quello di un impianto audio in grado d’integrarsi al meglio con l’ambiente stesso, e ci riferiamo in particolare ai diffusori, visto che in genere le elettroniche vengono installate in sacrestia.
Il secondo è agevolare, per quanto possibile, la vita dei fedeli che assistono alle celebrazioni religiose, garantendo la massima intelligibilità non solo del parlato, ma anche della musica, sia quella suonata dal vivo che riprodotta. Nel primo caso, il tempo di riverberazione non dovrebbe eccedere 1 s, mentre nella musica per organo o nei canti gregoriani si può arrivare anche a 3 s. In generale, capite come non è affatto facile conciliare tutte queste esigenze.
In una chiesa di medie dimensioni spesso si ricorrere a 5/6 microfoni, che diventano di più se vi è anche un coro da riprendere.
Se il celebrante deve muoversi, come spesso accade, l’utilizzo di almeno un radiomicrofono a mano è indispensabile. Per una soluzione entry level adeguata, la nostra proposta prevede il kit Pack GOHand-F8 di Audiophony, costituito da un trasmettitore a mano e da un ricevitore diversity. Questo set offre la possibilità di scegliere fra 16 frequenze selezionabili nel range 823-832 MHz e consente di trasmettere fino a 70 m.
Per uno o più leggii disposti nell’ambone o sul pulpito, la scelta tipicamente ricade su un microfono gooseneck come il Rondson PA 203. Per il coro dei canti, invece, si utilizzano in genere microfoni dinamici cardioidi a filo di cui un degno rappresentante è il Rondson UM 915S.
Passando al sistema di mixaggio e amplificazione, questi ambienti si prestano sia all’utilizzo di sistemi pilotati in tensione a 100 V sia a quelli tradizionali a bassa impedenza: dipende dalla tipologia d’impianto e da quanti diffusori s’intendono installare. Nel primo caso, se si preferisce un unico apparecchio che funga sia da mixer che da amplificatore integrato multi-zona si può optare per un Rondson AMX-6240 da 6 x 240 W (o al fratello minore AMX-6120 da 6 x 120 W), utile quando si debba diversificare il programma in funzione della zona. Include anche un player multimediale con lettura da USB stick o SD card.
Nel secondo caso, per piccole chiese, si potrà pensare a una matrice audio che raccolga i vari segnali presenti da tutte le fonti e li indirizzi poi a uno o più finali multicanale. Un apparecchio che si presta egregiamente allo scopo è l’Audiophony DZONE88, di tipo digitale, a 8 ingressi/uscite, completamente configurabile e dotato anche di noise gate, che può essere abbinato agli amplificatori AMP 4120 MKII a 4 canali, 100 V, della stessa marca, per le installazioni più esigenti e complesse.
Parlando infine di diffusori, qui le scelte sono molteplici. Per impianti a 100 V, ideali sono le colonne Audiophony CLS660 a 6 altoparlanti, potenza di 30/60 W e certificazione IP44 oppure le Rondson CS-908 da 80 W, basate su un cabinet cilindrico in alluminio dotato di 8 altoparlanti a larga banda da 2" e progettate per fornire intelligibilità del parlato e un suono chiaramente udibile in ambienti acusticamente difficili.
€ 254,70
Prezzo di listino da scontare (IVA esclusa)€ 120,10
Prezzo di listino da scontare (IVA esclusa)€ 79,08
Prezzo di listino da scontare (IVA esclusa)€ 1.575,50
Prezzo di listino da scontare (IVA esclusa)
Nel caso invece di sistemi a bassa impedenza, considerate le Outline serie Architecture, Ai41 e Ai81, eleganti colonne passive, in versione white. Tutte le caratteristiche distintive di questa tipologia di diffusori si ritrovano in questi due modelli, creati appositamente per installazioni fisse dove è richiesta la massima qualità sonora con il minimo impatto visivo. Si possono eventualmente abbinare a un subwoofer passivo AS6 e all’amplificatore a 4 canali L3000 della stessa marca.
€ 895,60
Prezzo di listino da scontare (IVA esclusa)€ 1.253,80
Prezzo di listino da scontare (IVA esclusa)€ 1.322,70
Prezzo di listino da scontare (IVA esclusa)€ 2.342,30
Prezzo di listino da scontare (IVA esclusa)Come abbiamo accennato all’inizio, telecamere PTZ, videoproiettori e monitor LFD sono sempre più usati in queste applicazioni.
Nel caso delle PTZ, non è richiesta una risoluzione elevatissima o funzioni particolari, ma piuttosto uno zoom potente. Un modello come la PTC-140 di Datavideo rappresenta quindi la scelta ideale, con la sua risoluzione Full HD e lo zoom 20x, abbinati al sistema di riduzione avanzata del rumore digitale, che permette di ottenere una migliore qualità delle immagini in condizioni d’illuminazione non proprio ideali.
Per quanto concerne i videoproiettori, la scelta dipende prevalentemente dalle dimensioni dello schermo/i di proiezione, che in genere viene posto in fondo alle navate laterali, ai lati dell’altare, mentre non è necessario che sia così luminoso perché questi ambienti di preghiera sono in genere piuttosto scuri: 3000 ANSI lumen potrebbero già essere sufficienti. Nei santuari più ampi con la presenza di un maggior contributo di luce ambientale, i display devono essere sufficientemente luminosi e nitidi per garantire la leggibilità e una visione ottimali. Un modello Sony a ottica fissa fino a 7000 lumen svolge perfettamente il suo dovere!
Infine, è usanza in alcune chiese, a partire da quelle di dimensioni medie a salire, impiegare anche dei monitor LCD disposti, ad esempio, sulle colonne, che riproducono l’immagine ripresa dalle eventuali PTZ. In questo caso, un LFD PPDS 4K da 43” a 55” (in funzione della superficie e della distanza di visione) migliorerà senz’altro il coinvolgimento dei fedeli durante le celebrazioni liturgiche.
€ 1.655,10
Prezzo di listino da scontare (IVA esclusa)In effetti è un’altra delle possibilità che Audio Effetti mette a disposizione di coloro che vogliono integrare le loro preesistenti apparecchiature con altre che consentano un minimo di gestione dei segnali video (inclusa la registrazione) e il live streaming.
Un apparecchio idoneo a svolgere questo compito (non da solo ma, come vedremo fra poco, in combinazione con un encoder di streaming o un PC/Mac) è l’RGBlink mini-pro 2022.
Lo switcher video RGBlink mini-pro è una soluzione ottimale e compatta per chiunque sia alla ricerca di uno switcher che consenta di commutare fra 4 telecamere PTZ o comunque 4 sorgenti video con risoluzione fino a 4K, funzione che può essere molte utile all’interno di una chiesa durante le celebrazioni.
RGBlink mini-pro offre una visualizzazione multipla integrata di tutti e quattro gli ingressi semplicemente premendo uno dei quattro pulsanti di attivazione, grazie al monitor TFT integrato da 2”. La sua uscita USB può essere utilizzata come sorgente webcam su tutti i computer, ciò significa che è possibile collegarlo e usarlo immediatamente con software come Zoom, Skype o OBS per effettuare live streaming. Inoltre, RGBlink mini è controllabile tramite App o software per PC; il software controlla tutte le funzionalità dello switcher ovunque ci si trovi, purché sia connesso alla stessa rete. Questa è davvero una comodità se si tiene conto del fatto che magari non ci sono volontari per trasmettere la diretta streaming dalla regia. Inoltre, RGBlink mini-pro può controllare fino a quattro telecamere PTZ senza la necessità di hardware aggiuntivo! Per le chiese, o luoghi simili, che desiderano ridurre al minimo l'ingombro e lo spazio dell'hardware, pur mantenendo una qualità e un controllo eccezionali, questo switcher rappresenta la soluzione ideale!
Per maggiori informazioni contatta il tuo agente di zona o scrivi una mail a [email protected].