I fari per lo spettacolo creano l'atmosfera voluta dal light designer mettendo in risalto le performance artistiche del gruppo musicale o della compagnia teatrale che calca il palcoscenico in quel momento. L'illuminazione riveste un ruolo importantissimo, sia perché evoca emozioni ben precise, sia perché permette al pubblico di vedere chiaramente ogni dettaglio della rappresentazione. In questo articolo, Audio Effetti affronta un argomento di per sé molto vasto, fornendo delle linee guida generali per tutti coloro che desiderano approfondire questa tematica.
Nella scelta dei fari più adatti da utilizzare per uno spettacolo musicale, artistico o teatrale, un primo aspetto che vale la pena prendere in considerazione è legato al tipo di sorgente: se è vero, infatti, che da anni i fari a LED la fanno da padrone, per ragioni che tutti conosciamo (efficienza energetica, durata, luminosità, minor calore generato e sostenibilità ambientale) è anche vero che si trovano ancora in commercio fari a incandescenza, con lampada a scarica ecc. che, in determinate circostanze, alcuni tecnici possono preferire, tipicamente per la qualità della luce emessa.
Audio Effetti ha in catalogo alcuni modelli con lampada a scarica come, ad esempio, il Briteq BTX-TITAN, un faro a testa mobile ibrido basato su una lampada OSRAM SIRIUS HRI 280 da 7800K che, combinata con ottica di alta qualità, riesce a fornire un’incredibile luminosità, oppure il BTX-SUPREME della stessa marca, per grandi palchi. In alternativa, il set Moving Beam 15R di evolite, costituito da una coppia di teste mobili Beam da 300 W ciascuna, potrà sorprendervi con l’impressionante flusso luminoso garantito da una lampada Ushio NSL 301, o i Moving Beam 7R set, prima e seconda versione, con lampada Osram da 230 W ad arco corto.
A ogni modo, salvo appunto alcune eccezioni, la tecnologia consolidata è ormai quella dei LED.
La qualità della luce influisce direttamente sulla resa dei colori degli oggetti illuminati. Un'illuminazione di alta qualità riduce l'affaticamento visivo, contribuisce a creare l'atmosfera giusta per uno spettacolo o un ambiente, risulta meno faticosa per gli occhi, mette in risalto i dettagli e garantisce che ogni sfumatura e movimento siano visibili e ben definiti.
Ma come valutare la qualità della luce emessa da un faro?
Esistono diversi parametri e indici fotometrici che possono aiutarci:
Utilizzando questi indici e parametri fotometrici, è possibile valutare la qualità della luce emessa da un faro e determinare se soddisfa o meno le esigenze specifiche dell'applicazione. Che valori dovrebbero avere dunque questi parametri per un concerto live?
Il CRI dovrebbe essere maggiore o uguale a 90, in modo che i colori degli elementi scenografici e degli abiti degli artisti siano riprodotti in modo fedele. La temperatura del colore può variare secondo l'atmosfera desiderata, mentre il flusso luminoso dipende evidentemente dalle dimensioni del palco. Più un palco è grande, maggiore è la quantità di luce necessaria per illuminarlo. Si può andare da 20.000 a 40.000 lumen e oltre, che ovviamente si raggiungono utilizzando più fari; ciò permette di distribuire meglio la luce, ridurre le ombre indesiderate e ottenere un'illuminazione uniforme.
Un'elevata luminosità è essenziale per garantire che il palco sia ben illuminato e visibile da tutti gli angoli del pubblico. Per questo, 300 - 1000 lux sono considerati un range di illuminamento adeguato.
In caso di rappresentazioni teatrali, i valori sono notevolmente più bassi, si va da 500 a 2000 lumen: questo intervallo garantisce un'illuminazione adeguata degli attori senza causare abbagliamento.
Riguardo al flicker, normalmente i costruttori indicano la frequenza di lavoro del faro. È Il circuito elettronico che alimenta il LED che determina sostanzialmente la frequenza di lavoro. I driver a commutazione funzionano a frequenze elevate, solitamente tra i 20 e i 100 kHz, per ridurre le perdite di potenza e migliorare l'efficienza.
E proprio a proposito di efficienza, questa dovrebbe essere almeno di 100 lm/W, se non altro per ridurre il consumo energetico risparmiando sui costi operativi.
Non sempre è facile orientarsi fra le numerosissime proposte del mercato per quanto riguarda le varie tipologie di fari per lo show biz, pertanto cercheremo d’identificare delle macro categorie specifiche:
Vi segnaliamo in particolare un modello ibrido (cioè Beam, Spot, Wash allo stesso tempo) come il JBSystems CHALLENGER BSW, uno Spot ad altissima luminosità con anello LED RGB (BoomTone DJ - Maxi Spot 30) e un versatile Wash ad alta potenza come il Mac Mah - Mac Wash 740Z.
E, visto che siamo arrivati a questo punto, se la vostra esigenza è quella di “modellare la luce”, potete orientarvi verso una tipologia specifica di fari, teatrali appunto, facilmente riconoscibili perché hanno le bandiere (bandoor) in prossimità della lente, ottiche specifiche, carrelli per aprire e chiudere il fascio ecc.
La categoria generalmente denominata “fari teatrali” è in realtà molto ampia, e comprende tipicamente:
Queste categorie di fari coprono la maggior parte delle esigenze, consentendo di creare l'atmosfera desiderata e di mettere in risalto elementi specifici della scena. Naturalmente, potete decidere di combinarli assieme. Dobbiamo ricordare che la distanza di proiezione, l’angolo di emissione (e quindi l’apertura del fascio) e la dimensione della figura luminosa ottenuta sono tutti parametri fra loro correlati e il loro calcolo può essere piuttosto complesso. Fortunatamente, esistono diversi software che possono venirci in aiuto.
Una volta scelto il tipo di faro da utilizzare, bisogna considerare eventuali funzionalità aggiuntive di cui si può aver bisogno.
Se il controllo DMX, salvo alcune eccezioni, è una caratteristica imprescindibile, può tornare molto utile il Wireless DMX, che presenta – come sappiamo - numerosi vantaggi: elimina la necessità di cavi riducendo i costi operativi, permettendo al tecnico luci di muoversi liberamente durante le prove e gli spettacoli, semplifica l’installazione, consente di creare configurazioni d’illuminazione più dinamiche e creative senza essere limitati dalla posizione dei cavi e, non da ultimo, migliora anche l’estetica perché rende l'aspetto del palco rimane più pulito e ordinato.
Se il faro non è predisposto per il Wireless DMX, si possono usare ricevitori DMX wireless esterni o convertitori da DMX a Wireless DMX.
A parità di tipologia di proiettore, un fattore discriminante per la scelta di un modello piuttosto che un altro può essere la dotazione di effetti, come Gobo, prismi, Frost, Strobo ecc. Non tutti i fari per gli spettacoli ne sono dotati. In genere, i fari a testa mobile motorizzata sono quelli più completi e versatili da questo punto di vista.
Infine, considera la resistenza agli agenti atmosferici, indispensabile per le installazioni in esterna (da IP65 in su), l’efficienza energetica, la semplicità di manutenzione e confronta i costi iniziali con quelli a lungo termine.
Valutando attentamente tutti questi fattori, sarai certamente in grado di fare le scelte migliori.
Per maggiori informazioni contatta il tuo agente di zona o scrivi una mail a info@audioeffetti.it.