Continua il nostro viaggio alla scoperta delle tecnologie multimediali nei musei con le soluzioni audio che, come quelle video, sono pensate per rendere gli ambienti il più possibile coinvolgenti e immersivi. Con questi sistemi, si possono trasmettere informazioni importanti e suoni/musica di sottofondo per accompagnare i visitatori durante la loro permanenza nella struttura.

Se è vero che studi specifici hanno dimostrato come i visitatori ricordino più informazioni ascoltando una traccia audio piuttosto che leggendo solamente le didascalie, il tema della riproduzione audio all’interno dei musei è quanto mai attuale e di fondamentale importanza. Se il sistema multimediale è ben studiato, video, suoni e luci sono in grado di armonizzarsi perfettamente tra loro per una esperienza sensoriale indimenticabile.

Non è semplice fornire delle linee guida su quali prodotti audio scegliere, poiché le esigenze possono essere molto diverse. Audio Effetti offre la sua esperienza per orientare il cliente nella maniera migliore fra i numerosissimi prodotti presenti a catalogo.

Una soluzione per ogni esigenza specifica

Ci sono casi in cui la necessità di avvalersi di una traccia audio di supporto al percorso di narrazione è poco sentita, altri in cui la musica è addirittura scritta appositamente in funzione delle immagini che guidano lo spettatore, altri ancora in cui è richiesta la diffusione del suono in una specifica sala, dove magari risiede un’opera di particolare importanza che si vuole valorizzare anche con un contributo sonoro adeguato.

 

 

Alcune mostre itineranti richiedono poi un impianto rental, da noleggiare all’occorrenza, altre strutture decidono per un’installazione permanente.

E ancora c’è chi sceglie di affidarsi ai sistemi per visite guidate, come i Rondson distribuiti da Audio Effetti, che comprendono trasmettitori e ricevitori portatili ai quali collegare microfono e auricolari che consentono a piccoli gruppi di persone di dotarsi della propria guida per una migliore comprensione dell’audio durante le loro visite, senza la necessità di ricorrere ad un sistema PA e soprattutto senza arrecare disturbo agli altri visitatori.

Audio distribuito su linee a 100 V

Per diffondere, ad esempio, una voce guida di sottofondo in una galleria d’arte, la soluzione più pratica è quella di disporre sul soffitto del corridoio o sulle pareti una serie di diffusori equi-distanziati, in modo da non lasciare “buchi” di copertura nell’emissione, pilotati a tensione costante (100 V) poiché probabilmente dovranno essere numerosi. Allo scopo si prestano egregiamente le Rondson PBT 30 o le più piccole PBT 10.

 

 

Chi fosse invece orientato verso i diffusori pendenti omnidirezionali, troverà nei Rondson OD-506 FTN da 32 W (max.) una risposta alle sue esigenze.

 

 

Questi sono esempi di diffusori passivi, che richiedono quindi un amplificatore e anche una sorgente a esso collegata. Il catalogo Audio Effetti comprende una serie di amplificatori a 100 V, sia integrati che finali.

Uno che svolge egregiamente questo compito è il Rondson AM 240 RM-CD-2, un amplificatore/mixer integrato a 4 zone da ben 240 W complessivi a 100 V formato rack-standard 19” 2U con 1 ingresso microfonico XLR con alimentazione Phantom inseribile, 2 ingressi microfonici jack da 6,35 mm eventualmente commutabili su ingressi di linea e 2 ingressi ausiliari RCA. Include anche tuner FM, lettore CD, MP3, USB e SD. Esiste anche in versione da 120 W.

 

 

In alternativa, per piccole installazioni (ad esempio, la sonorizzazione di una sola sala di un museo con più diffusori) dove sono richieste potenze modeste, si può prendere in considerazione il Rondson PA-40, integrato mono da 40 W @ 100 V con due ingressi ausiliari (di cui uno sul frontale) e un’uscita anche a bassa impedenza. Alimentabile in continua a 12 – 24 V_DC , può leggere file MP3 o WMA tramite USB stick o scheda SD.

 

Diffusori a colonna: una scelta vincente per le mostre itineranti

Non sempre negli allestimenti museali occorre dotarsi di un sistema audio distribuito a 100 V. Ci sono infatti casi in cui è sufficiente sonorizzare una singola sala, o un’area specifica all’interno di essa, utilizzando pochi diffusori.

In questo caso vanno benissimo i sistemi a bassa impedenza, quelli tradizionali. In particolare, se gli ambienti sono molto riverberanti, l’utilizzo di un diffusore a colonna ad alta direttività verticale può fare la differenza, magari con l’aggiunta di un subwoofer se è prevista la riproduzione anche di musica, oltre che di parlato.

Di questi sistemi Audio Effetti offre un’ampia scelta. Alcuni possono essere utilizzati per le mostre tematiche itineranti, o per le presentazioni, come il MOJO500LINE di Audiophony.

Estremamente leggero (meno di 15 kg incluso il subwoofer), questo diffusore attivo con ampli da 100 W_RMS, mixer e ricevitore Bluetooth integrati nel subwoofer, adotta colonne dove ogni driver è stato studiato in modo che chiunque, a prescindere dalla posizione, possa godersi la musica nel migliore dei modi. Facilmente trasportabili all’occorrenza, rappresentano una soluzione efficace per riprodurre, ad esempio, effetti ambiente come i suoni della natura.

 

Diffusori passivi da installazione

Quando le zone da sonorizzare sono di dimensioni ridotte, i problemi sono meno evidenti. A meno che si tratti di ambienti con acustica difficile, un paio di diffusori passivi possono svolgere bene il loro lavoro, magari posizionati accanto a un LFD per ascoltare la traccia audio del video riprodotto.

Fra le proposte di Audio Effetti troviamo JB Systems ISX-5, compatti diffusori passivi da installazione, a 2 vie, con woofer da 5" e tweeter a cupola 1". Perfetto accoppiamento con il subwoofer ISX-15S della stessa marca. I braccetti per l'appendimento sono inclusi. 

 

Switch di rete Agora per le installazioni AV museali più complesse

Con l’accresciuta complessità dei sistemi multimediali, uno switch di rete che consenta di collegare qualsiasi tipo di dispositivo AV over IP con velocità comprese fra 1 e 10 Gbps diventa un dispositivo indispensabile

La possibilità offerta da un prodotto come Agora Fast 2 di tenere separate le reti audio, video e luci, assieme alle potenzialità del software di gestione Agora Controller, fa di questi switch/bridge prodotti con caratteristiche uniche finalizzate a semplificare le installazioni più complesse, incluse quelle museali.

 

 

Gli switch Ethernet Agora permettono di collegare e gestire facilmente dispositivi audio / video su rete. Questi dispositivi utilizzano vari protocolli come Dante, Ravenna, AES 67, CobraNet, AVB, Artnet, NDI, EtherSound. Funzionano sia con fibra ottica che con cavi di rame.

 

Lettore multimediale: la sorgente digitale più diffusa per riprodurre musica di sottofondo

Terminiamo questa panoramica di prodotti parlando delle sorgenti, dalle quali in qualsiasi impianto audio non si può prescindere, tantomeno per l’uso in un museo. Se la tentazione di collegare un laptop all’amplificatore integrato o al preamplificatore è forte, un apparecchio stand-alone dedicato è sicuramente la scelta migliore.

Un lettore multimediale come il Rondson CDTM, ad esempio, racchiude in un unico apparecchio formato rack 1U un lettore CD / USB / SD più un tuner FM.

 

 

Un altro apparecchio molto interessante appartenente a questa categoria è il JB Systems B4.2 MEDIAMIX, ideale per installazioni in luoghi pubblici come appunto i musei. Si tratta di un media player che gestisce due zone separate e legge via USB i file MP3, WMA e WAV.

Dispone di radio FM RDS con memorie, ricevitore Bluetooth integrato, telecomando a distanza, e in più consente di mandare in riproduzione tre annunci preregistrati. È dotato anche di mixer integrato, 2 ingressi esterni di linea, ingresso microfonico con controllo di toni alti/bassi e funzionalità talk over, circuito di preascolto in cuffia (PFL) e uscita REC out.

 

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Per maggiori informazioni contatta il tuo agente di zona o scrivi una mail a [email protected].