L’audio su IP rappresenta, da un po’ di anni, uno standard imprescindibile per le installazioni professionali, grazie alla sua capacità di semplificare la distribuzione dei segnali e ridurre drasticamente i cablaggi. Dante è la tecnologia più diffusa in questo ambito, anche se non la sola, poiché consente la trasmissione multicanale ad alta qualità su reti Ethernet. Nelle installazioni fisse, permette una gestione centralizzata e scalabile di mixer, DSP, amplificatori e diffusori, rendendo l’intero sistema più flessibile e modulare.
Audio Effetti propone una gamma completa di prodotti Dante-ready pensati per integrarsi facilmente in qualsiasi infrastruttura IP, dei quali faremo una carrellata in questo articolo.
Come sappiamo, Dante (Digital Audio Network Through Ethernet) è un protocollo sviluppato da Audinate che consente la trasmissione di segnali audio digitali su reti Ethernet standard. A differenza dei tradizionali sistemi analogici, Dante permette di inviare decine o centinaia di canali audio con una latenza bassissima e una sincronizzazione perfetta, utilizzando semplici, quanto economici, cavi e switch di rete.
Nel mondo delle installazioni professionali, Dante rappresenta una svolta: consente infatti di centralizzare il controllo, semplificare il cablaggio, ridurre i costi e aumentare la scalabilità del sistema. È particolarmente apprezzato in ambienti come teatri, sale conferenze, musei, studi broadcast e corporate, dove la flessibilità e l’affidabilità sono essenziali.
Un altro vantaggio chiave è la compatibilità Plug & Play tra dispositivi Dante-ready: sorgenti, matrici, amplificatori, interfacce e diffusori possono essere collegati e riconosciuti automaticamente all’interno della rete; ciò rende l’integrazione e la manutenzione molto più rapide rispetto ai sistemi tradizionali.
In un ecosistema Dante, il software (gratuito) Dante Controller rappresenta il centro operativo per il controllo e la supervisione poiché consente di gestire e configurare tutti i dispositivi presenti in rete. È compatibile con Windows e macOS e permette di instradare i segnali audio, monitorare lo stato dei dispositivi e aggiornare il firmware. Grazie alla sua interfaccia intuitiva, semplifica la gestione anche di sistemi complessi, rendendo l’infrastruttura audio IP più flessibile e affidabile.
Le sorgenti audio dotate d’interfaccia Dante, come lettori multimediali, computer con Dante Virtual Soundcard o fonti analogiche convertite in Dante, si collegano direttamente alla rete Ethernet tramite cavo CAT5e / CAT6e. Ogni dispositivo viene connesso a uno (o più) switch di rete compatibile, che funge da hub centrale per la distribuzione dei segnali. Da qui, il flusso audio può essere instradato verso le varie apparecchiature utilizzando il software Dante Controller per gestire il routing.
Per fare un esempio, pensiamo a un’applicazione come quella di una sala conferenze di medie dimensioni, dove si devono tipicamente gestire:
Un esempio di microfono beamforming è rappresentato dal Sony MAS-A100, uno dei più sofisticati disponibili sul mercato. Si tratta di un microfono da soffitto, pronto all’uso, che consente all’oratore di concentrarsi a mani libere sulla presentazione senza preoccuparsi dei propri movimenti. La sofisticata elaborazione digitale del segnale di Sony e gli algoritmi esclusivi estraggono i suoni del parlato ed eliminano il feedback indesiderato. Grazie al supporto Dante e PoE, MAS-A100 si collega ai sistemi di terzi tramite una singola connessione via cavo.
Nel caso di sorgenti audio con uscite analogiche, è sufficiente utilizzare un’interfaccia Dante per convertire il segnale in Audio over IP e immetterlo nella rete.
Da questo punto di vista, Audio Effetti offre alcune soluzioni interessanti. Un esempio? Gli audio bridge Synq. Sono dispositivi che consentono di passare dal mondo tradizionale, fatto di segnali analogici e digitali, a quello Dante over IP e viceversa, mantenendo una latenza ultra-bassa e garantendo un’altissima qualità audio. Fanno quindi da “ponte” fra entrambe le tecnologie.
Due in particolare i modelli dedicati alle installazioni:
In alternativa, se sono sufficienti solo due canali, provenienti ad esempio da un’uscita stereo analogica di un lettore multimediale, Audiophony ConvD2In può essere la soluzione.
Questo dispositivo è un convertitore Dante, da 2 x XLR3-F analogico a RJ45. Esiste anche la versione complementare, da RJ45 a 2 x XLR3-M analogiche, per estrarre il segnale analogico dall’interno della rete Dante (ConvD2out).
I computer, invece, possono trasmettere e ricevere audio multicanale tramite la Dante Virtual Soundcard, rendendoli parte integrante del sistema.
Ogni dispositivo connesso alla rete viene automaticamente riconosciuto e può essere configurato senza necessità di cablaggi punto-punto. Questo approccio consente una distribuzione flessibile e scalabile del segnale, ideale per installazioni fisse e ambienti complessi.
Si noti però che non tutti i sistemi Audio over IP si basano sulla rete Dante. La soluzione proposta da Rondson, ad esempio, sfrutta la trasmissione TCP/IP per il controllo e la distribuzione del segnale, ma si basa su software proprietario (AM IP SOFTWARE) e su dispositivi come convertitori RS422–TCP/IP, amplificatori IP, microfoni di chiamata IP e diffusori IP.
È pensata per applicazioni nelle scuole, PA pubblici, messaggi d’allerta PPMS, con gestione remota e zone configurabili, ma non è interoperabile con dispositivi Dante-ready.
Nelle installazioni, la distribuzione e l’amplificazione del segnale audio non sono più vincolate da complessi sistemi analogici o da configurazioni rigide. Le matrici e gli amplificatori predisposti per Dante rappresentano oggi gli elementi chiave per costruire sistemi audio scalabili, centralizzati e perfettamente integrati in rete.
Le matrici audio IP consentono una flessibilità senza precedenti nella distribuzione dei segnali, permettendo di configurare routing personalizzati, gestire priorità e monitorare lo stato del sistema da remoto. Gli amplificatori, dal canto loro, si integrano perfettamente in questo ecosistema.
Un primo apparecchio sul quale vogliamo soffermarci è l’Audiophony PA DZ-MATRIX.
Si tratta di una matrice digitale 12 x 12 progettata per la gestione audio in ambienti pubblici e installazioni fisse. Dispone di 8 ingressi e 8 uscite analogiche, cui si aggiungono 4 ingressi e 4 uscite remote. È possibile espandere ulteriormente il sistema con 8 I/O digitali e collegare fino a 16 unità in rete grazie all’opzione Dante, disponibile come scheda separata (DZ-DANTE).
Una volta integrata in una rete Dante, DZ-MATRIX diventa un nodo IP capace di ricevere e trasmettere segnali audio multicanale su Ethernet, con latenza minima e senza problemi di sincronizzazione. Ciò consente d’inserirla in un ecosistema più ampio, semplificando il cablaggio. In un’installazione fissa, ad esempio, questa matrice (con la relativa scheda Dante) può essere impiegata per gestire la distribuzione audio in spazi come musei, hotel, sale conferenze, centri commerciali o ristoranti.
Il software dedicato permette di configurare routing, DSP in ingresso e uscita, priorità, auto-mix, eliminazione del feedback e il salvataggio dei preset.
L’app mobile DZ-Control, compatibile con iOS e Android, consente il controllo remoto da smartphone o tablet, rendendo la gestione ancora più flessibile.
Parlando invece di finali di potenza, segnaliamo in particolare l’Harmonic Design SpaceAMP1000, un amplificatore a matrice con DSP a 4 canali da 250 WRMS per canale progettato per offrire le massime prestazioni in uno spazio minimo.
Grazie al DSP a 32 bit 96 kHz, garantisce una notevole qualità sonora e una gestione precisa del segnale, con filtri FIR per ogni uscita, equalizzatore a 16 bande, limitatori di ingresso e preset per i diffusori. L'integrazione in sistemi di rete è semplificata grazie alla compatibilità con Dante / AES67, a uno switch Gbit Ethernet interno e all’access point wireless integrato.
Esiste anche una versione più piccola (inteso come potenza), hd SpaceAMP500, e una più grande, hd SpaceAMP1500.
Giunti al termine di questa carrellata di prodotti, non ci resta che parlare dei diffusori.
Un diffusore predisposto per Dante è ovviamente di tipo attivo con connessione audio IP diretta tramite RJ45. Riceve il segnale digitale via Ethernet, senza bisogno di cablaggi analogici o convertitori esterni.
Segon professional audio, una divisione di Rondson, ha recentemente presentato una gamma di diffusori da installazione costituita da tre modelli che integrano un modulo Dante. L'alimentazione e la trasmissione del segnale tramite un unico cavo di rete (CAT5 o superiore) semplifica le installazioni rispetto ai diffusori tradizionali, anche perché l’alimentazione avviene tramite PoE:
Infine, ricordiamo che per tutti i diffusori Harmonic Design serie Beam è possibile acquistare l’opzione Dante (codice 400140), poiché sono predisposti per lo streaming digitale di pacchetti audio su rete Dante, senza conversione DA / AD aggiuntiva al nucleo DSP e agli amplificatori integrati.
In conclusione, l’integrazione audio su IP non è più una prospettiva futura, ma una realtà consolidata che sta ridefinendo il modo in cui progettiamo e gestiamo le installazioni. I prodotti Dante-ready sono quindi strumenti strategici per costruire sistemi intelligenti, adattabili e pronti a evolversi. In questo scenario, la competenza nella scelta e nell’implementazione delle soluzioni giuste diventa il vero valore aggiunto per ogni installatore.
Per maggiori informazioni contatta il tuo agente di zona o scrivi una mail a info@audioeffetti.it.